Scénariste de UN COUTEAU DANS LE CŒUR (CANNES 2008, GRAND PRIX à Rotterdam). Réal de courts, pubs internationales et documentaires, propose courses de Scenario, Réalisation et Language cinématographiq

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• Quando hai cominciato a seguire questa disciplina? E perché?

  Il cinema mi ha conquistato già in tenera età. Hush Hush Sweet Carlotta, di Robert
  Aldrich, passava alla televisione quando io avevo appena cinque anni. Ne fui ipnotizzato.
  Ovviamente non sapevo assolutamente nulla di come un film nasce, o nemmeno di cosa veramente un film fosse. Ma la forza di quel film mi fece decidere in quel momento, che volevo creare quella forza.

• Quali sono gli artisti o le opere che ti emozionano di più?

  L'intensità del Cinema è quello che mi incolla allo schermo.
  Per citare alcuni tra i miei cineasti preferiti, direi Paul Verhoeven, Brian De Palma, Tsui Hark, Vincente Minnelli, Raffaello Matarazzo, Renato Castellani, George Miller, Robert Aldrich. Il tratto comune a tutti questi registi è l'intensità del racconto, la forza impattante delle immagini, la passione folle per il mezzo cinematografico.

• Quali sono, secondo te, le qualità necessarie per riuscire in questo campo?

  É un campo talmente competitivo e difficile, che per riuscire bisogna prima di tutto amare visceralmente il cinema, e il racconto per immagini in movimento in generale. Senza la passione, quasi ossessiva, per questo campo, riuscire è quasi impossibile.
  Bisogna non demordere, persistere, continuare sempre a vedere film, a scrivere, a girare, a provare a farsi notare.

• Quale consiglio daresti ad un allievo per incoraggiarlo a fare progressi?

  Essere molto esigente con se stesso, ma senza mai fustigarsi.
  Cercare di mantenere sempre la dimensione del piacere ludico.
  Nello scrivere, girare, montare, divertirsi è importantissimo. Altrimenti si soffre, ci si richiude in se stessi, e non si fanno progressi.

• Che cosa ti apporta questa passione? Ne hai delle altre ?

  Il cinema mi dà tantissimo. Lo amo come investigazione dell'essere umano, in tutte le sue manifestazioni. Ma anche della natura, degli animali, delle stelle. Il cinema è poesia in immagini in movimento. In sé ingloba quasi tutte le altre arti:
  La musica, la pittura, il canto, la danza, la fotografia, la recitazione, il teatro, il disegno (nei cartoni animati), la costruzione scenografica, la moda, il design dei costumi, il trucco, gli effetti speciali, il lavoro duro e fisico dei macchinisti, degli elettricisti, del catering...
  Il cinema contiene quasi tutto il mondo.

• C'è una delle tue opere di cui sei particolarmente orgoglioso?

  California City, il documentario che sto girando nel deserto del Mojave, in California.

• Ti è già capitato di sorprenderti per le capacità o per il talento di un allievo?

  Non ancora :) Ma solo perché sono da poco su Superprof.

• Essere un Superprof è una vera arte! Qual è il tuo segreto?

  Amo insegnare. Amo trasmettere le mie conoscenze e la mia passione. Il tutto rispettando i diversi tempi di apprendimento di ogni allievo. Credo che questo sia basato soprattutto sulla pazienza e attenzione verso chi sta imparando.
  Non insegno per imporre nulla, semplicemente amo la condivisione del sapere.